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 Come avere un’assicurazione sull’invalidità e a cosa serve

Come avere un’assicurazione sull’invalidità e a cosa serve

Chiara Del Monaco – 24/8/22
 

Avere un’assicurazione sull’invalidità è una scelta che dovrebbe essere presa in considerazione più spesso di quanto non si faccia.

Come gli altri tipi di polizze, anche quella sull’invalidità serve a tutelare la persona interessata e i suoi cari. Nello specifico, l’assicurazione sull’invalidità permette di coprire il rischio derivante da un infortunio o da una malattia che pregiudicano la salute del cittadino o della cittadina in questione.

Solitamente, a seconda della propria situazione familiare ed economica, è bene scegliere il tipo di assicurazione più adatto alle proprie esigenze.

Per esempio, una persona che lavora in proprio e non ha alcuna copertura assicurativa, potrebbe scegliere di assicurarsi su tutti i tipi invalidità (per esempio sia permanente sia totale). Dall’altro lato, qualcuno che può contare su uno stipendio fisso mensile, potrebbe affidarsi a un tipo di assicurazione sull’invalidità per avere un giovamento economico su tutto il nucleo familiare, in caso di mancanze o ristrettezze.

Quindi, se ti stai ancora chiedendo a che serve avere un’assicurazione sull’invalidità, la risposta è che serve a proteggersi dalle conseguenze di un’invalidità, tutelando se stessi e il proprio nucleo familiare.

Adesso che sai perché è importante questo tipo di assicurazione, vediamo in modo più specifico di cosa si tratta e come funziona.

Innanzitutto, quando si parla di assicurazione sull’invalidità è necessario sapere a cosa ci si riferisce nello specifico.

Dunque, la polizza sull’invalidità rientra nelle polizze vita «temporanee di puro rischio». Si tratta cioè di un servizio fornito dall’assicuratore non solo in caso di decesso, ma anche in caso di invalidità dell’assicurato, totale e permanente.

Ricordiamo che l‘invalidità permanente corrisponde alla «perdita totale o parziale della capacità lavorativa generica, quindi indipendentemente dalla professione esercitata». Questa può essere causata da un infortunio o da una malattia (e cioè dalla cosiddetta situazione di “rischio”).

Pagando un premio assicurativo di un determinato importo (che può essere annuo oppure unico) è possibile “compensare” la perdita di capacità lavorativa conseguente alle limitazioni fisiche legate all’infortunio.

Grazie a questa assicurazione, la persona assicurata può mantenere lo stesso tenore di vita del periodo precedente all’invalidità.

L’assicurazione sull’invalidità può essere anche integrata con garanzie complementari come.

l’assicurazione in caso di morte per infortunio mortale, in cui viene liquidato ai beneficiari un capitale aggiuntivo assicurato per il caso di morte da infortunio;

l’assicurazione in caso di morte per infortunio stradale, in cui viene liquidato ai beneficiari il doppio del capitale aggiuntivo assicurato per il caso di morte per infortunio indicato in polizza.

Prima di lanciarsi nella scelta di una polizza sull’invalidità, è necessario capire quale sia la somma giusta da assicurare, e cioè l’importo massimo che la compagnia assicurativa verserebbe in caso di invalidità.

Per fare ciò, ci sono una serie di elementi da tenere in considerazione, per esempio le entrate e le uscite mensili, nonché il possesso di altre forme di copertura assicurativa sulla vita.

In particolare, è bene calcolare:

le spese mensili: casa, utenze, cibo, trasporti, salute, istruzione, tempo libero e altro;

le entrate complessive: stipendio annuo (con eventuali extra o bonus), reddito annuo lordo (cioè l’importo prima delle imposte), reddito annuo netto (dopo il pagamento delle imposte);

eventuali forme di protezione già esistenti contro l’invalidità: se già disponi di una polizza che prevede il caso di invalidità, verifica quali indennità sono previste.

Una volta calcolati questi importi, ti puoi fare un’idea della somma necessaria. Considera che e un’assicurazione per l’invalidità dovrebbe coprire almeno il 60-70% delle tue entrate al netto delle imposte.

A questo punto, è il momento di valutare quali varianti di coperture sull’invalidità sono più adatte al tuo caso. Come dicevamo, esistono diversi tipi di coperture per l’invalidità e vanno scelte con criterio. Ecco perché abbiamo pensato di soffermarci un momento su questo.

Innanzitutto, per avere un’assicurazione sull’invalidità bisogna considerare la causa dell’invalidità. Infatti, devi sapere che le polizze possono avere una garanzia invalidità dovuta a infortunio oppure invalidità da ogni causa, ossia infortunio e malattia. In quest’ultimo caso si parla di garanzie invalidità delle polizze vita temporanee caso morte.

Detto questo, è anche fondamentale conoscere la differenza tra invalidità permanente totale e invalidità permanente.

Avere un’assicurazione sull’invalidità permanente totale significa che la polizza mette a disposizione una somma di denaro importante, poiché serve a garantire le cure dell’assicurato e allo stesso tempo il sostentamento della sua famiglia. Infatti, un invalido permanente totale non ha la possibilità né di lavorare né di svolgere altre attività.

Dall’altro lato, l‘invalidità permanente offre alla persona assicurata una somma pari alla gravità del danno fisico. L’importo offerto in questo caso serve a rientrare nelle spese delle cure o dei mancati guadagni durante la convalescenza. Specifichiamo che il grado di invalidità permanente viene valutato dalla compagnia assicurativa sulla base della limitazione fisica, e non sulla gravità delle condizioni conseguenti all’infortunio.

Ma come avviene questa valutazione? Te lo diciamo subito.

Dunque, la valutazione avviene assegnando un punteggio, o meglio una percentuale di invalidità, determinate da tabelle di riferimento INAIL o ANIA.

In caso di percentuali elevate (40%, 51%, 66%), alcune polizze considerano l’invalidità come totale e pagano all’assicurato il 100% della somma assicurata.

Infine, se la persona perde la capacità di svolgere la propria attività lavorativa a causa di un infortunio o di una malattia, ma poi la recupera, si parla di inabilità temporanea totale o parziale.